A fine mese «pacchetto scuola» con la partita
prepensionamenti
Alternanza scuola-lavoro obbligatoria e potenziamento dei
laboratori
Claudio
Tucci ROMA
Potenziamento
dei laboratori per una nuova didattica progettuale e ripristino delle ore
laboratoriali nei primi due anni degli istituti tecnici e professionali.
Concorsi nazionali banditi ogni due/tre anni per assumere i docenti, da
affiancare all'altro canale di reclutamento, per il 50%, rappresentato dallo
scorrimento delle graduatorie dove stazionano i5omila precari storici. Scuole
aperte anche di pomeriggio. Alternanza scuola-lavoro obbligatoria. Il premier,
Matteo Renzi, ha deciso di accelerare sul "pacchetto Scuola", dopo la
cancellazione di "Quota 96" per gli insegnanti.
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Quota
96: quando e come legge in Decreto Sblocca Italia o in Riforma Scuola. Per i
tempi, una decisione molto importante
In
un tweet, Renzi ha annunciato che l’esecutivo sta iniziando a muoversi nel
campo della riforma della scuola italiana: “Infine il 29 linee guida su scuola.
Perché tra 10 anni l’Italia sarà come la fanno oggi gli insegnanti. Noi
lavoriamo su questo in #agosto”. In sostanza alla fine di agosto sarà
illustrato il piano che il governo intende attuare per ridare alla scuola
italiana la dignità e l’efficacia che gli ultimi interventi legislativi le
hanno sottratto. Che ciò riesca o meno è tutto da vedere, ma almeno a parole il
Premier è intenzionato almeno a provarci
Stando
a quanto trapelato nei giorni scorsi, la questione dei Quota 96 però non sarà
introdotta in questo pacchetto di riforme, ma nel decreto Sblocca Italia che
sarà varato pochi giorni prima dell’inizio di settembre. L’idea che ormai
sembra definitiva è di sequestrare il TFS del personale scolastico della Quota
96, dandogli modo così di ritirarsi immediatamente senza ridurre il valore
dell’assegno pensionistico maturato finora.
Questa
soluzione però può garantire la copertura di circa 4.000 lavoratori, che
verrebbero sostituiti da altrettanti precari. Ne restano fuori altri 5.000,
essendo in tutto 9.000 (stando alle stime dell’INPS), per i quali entro pochi
giorni il governo dovrebbe spiegare come trovare le risorse necessarie. Fermo
restando che potrebbero esserci colpi di coda imprevisti, considerando che
Renzi qualche giorno fa ha fatto presente che per i Quota 96 andare in pensione
subito è una legittima aspettativa, ma non un diritto.
Potrebbe
succedere allora che una parte di loro sia costretta a rimanere al lavoro e che
la risoluzione della loro questione venga rinviata al pacchetto Scuola. Il che
significherebbe perdere l’occasione di andare in pensione già il prossimo
settembre.
Il Pragmatismo in Italia.
Nel
mondo moderno si definisce una "persona pragmatica" colui che punta
al raggiungimento diretto di un risultato tangibile.
Le
origini della parola pragmatismo vanno ricercate nella lingua greca, la parola
pragma vuol dire infatti "azione".
La
corrente filosofica che prese il nome di pragmatismo, si affermò alla fine
dell'800 negli Stati Uniti e assunse come unico valore non più la dimensione
delle idee ma quella della praticità; il fondatore o iniziatore di questa
corrente di pensiero fu Charles Peirce.
Analogamente
a questi filosofi per Vailati il pensiero che non produce previsioni è vuoto,
impotente e non è destinato ad aumentare il nostro sapere.
Il
suo interesse non è rivolto solo alla scienza o al linguaggio, ma anche a tutte
quelle teorie la cui falsità è stata dimostrata solo successivamente.
Vailati
si interroga sul motivo che spinse nel passato quegli uomini colti dotati di
grande e forte intelligenza a proporre teorie errate, ciò deriva da una
metafisica non sempre in grado di fondare corrette teorie scientifiche. E' per
questo motivo che le teorie scientifiche non devono essere considerate vere per
sempre tali da costituire privazione o intralcio alla ricerca.
Vailati
pare così anticipare, per alcuni versi, la teoria espressa da Karl Popper in
Congetture e confutazioni a rigurdo di una scienza "congetturale".
Le
teorie vecchie possono essere tralasciate soltanto quando non sono più in grado
di spiegare il presente e non danno imformazioni utili per il futuro, in questo
pensiero si intravede in nuce quella che sarà poi l'epistemologia kuhniana
caratterizzata dall'indagine sulla struttura delle rivoluzioni scentifiche.
La
nascita del pragmatismo italiano si ha con l'uscita della rivista il
"Leonardo" (1903-1907 ). Il pragmatismo si rifà ai fatti concreti,
all'azione e alla forza rifuggendo ciò che è astratto, ciò che ha principi
fissi e ciò che rimane compreso in sistemi chiusi.
In
una visione di questo tipo l'azione diviene unica produttrice di esperienza
intesa concretamente nella sua capacità di produrre previsoni utili e di
fondare teorie scientifiche.
Il
pragmatismo non rimane sul presente o sul passato ma guarda al futuro nella
ricerca di azioni utili ed efficaci per il raggiungimento di scopi precisi.
Il
pragmatismo risulta critico nei confronti dell'idealismo, non solo perchè le
teorie idealiste non si basano su fatti concreti ma soprattutto perchè queste
tendono alla generalizzazione, la filosofia finisce così per occuparsi del
generale, dell'universale, perdendo di vista i problemi concreti e le azioni
pragmatiche volte alla risoluzione di questi. Il problema principale delle
filosofie che emettono proposizioni di tipo metafisico è che non spiegano il
contenuto di tali proposizioni; non potendone giudicare la verità si limitano,
per quanto possibile, a precisarne un inutile ambito oggettuale.
Per
i Pragmatisti su tali presupposti non è possibile fondare alcun tipo di sapere
che possa essere di qualche aiuto e utilità al genere umano.
See more at: http://www.paolomalerba.it/politica/Testi/Pragit.htm
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CENSIS: il 56% italiani si disinteressa di politica (e la politica disinteressarsi degli italiani, se non in periodo elettorale)
Il 47° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese
fornisce un quadro impietoso del rapporto tra cittadini e istituzioni
politiche, considerate distanti dalle necessità del Paese, incapaci di
amministrare in modo corretto e lontane dalla gente, che si disinteressa sempre
di più di politica.
Io mi chiedo: come mai?
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