lunedì 4 agosto 2014

In Italia prima si fanno gli annunci e poi i conti




"Pensioni PA, governo costretto a frenare: salta la quota 96, rivisti i limiti per quelle d'ufficio
Accolti dal ministro Madia i rilievi della Ragioneria dello Stato. 

Stop anche a due norme del dl competitività, su cui poi il governo pone la fiducia. Eliminato il tetto dei 68 anni inserito per professori universitari e medici. Le opposizioni protestano, scettici anche alcuni Pd"



"Quota 96, ennesima doccia fredda
Salta la pensione a settembre

Marcia indietro del governo sugli «esodati» della scuola. L’annuncio del ministro Madia: salta anche l’uscita obbligatoria dei prof universitari a 68 anni"


"Quota 96. Appena votato l'emendamento che boccia il pensionamento ad Agosto"

Vedi Orizzontescuola.it: http://www.orizzontescuola.it/node/43541


"Pa, salta la “quota 96” : sbloccava 4mila pensionamenti nella scuola"


Roma - Dietrofront sulle quattro mila uscite nella scuola, la cosiddetta quota 96, e sui pensionamenti facili, che permettevano di mandare a riposo professori universitari e primari già a 68 anni. Al Senato, il Governo ha rimesso le mani sul decreto Pa, presentando una manciata di emendamenti che hanno fatto saltare alcune delle misure volte a “rottamare” la macchina pubblica, favorendo la staffetta generazionale. Tutti punti su cui la Ragioneria dello Stato aveva rilevato, già alla Camera, problemi di copertura.





Libro del giorno:


  Perché la maggioranza degli italiani ha appoggiato e/o sopportato Silvio Berlusconi (e oggi appoggia Renzi ce lo aggiungo io) per tanti anni? Non ne vede gli appetiti, i limiti e i metodi? Risposta: li vede eccome. (Anche) per questo, spiegare il personaggio ai connazionali è una perdita di tempo. Ciascuno di noi ha un'idea, raffinata in anni di indulgenza o idiosincrasia, e non la cambierà. Ogni italiano si ritiene depositario dell'interpretazione autentica e discuterla è inutile. Utile è invece provare a spiegare Berlusconi ai posteri: un giorno si chiederanno cosa è successo in Italia. Nella pancia della nazione si muovono tanti elementi: umanità e opportunismo, cautela e astuzia, distrazione e confusione, fantasia e ottimismo. Chi sa interpretarli e utilizzarli può andare lontano. Anzi: c'è già andato. Questo libro è un viaggio. La guida è acuta e incisiva, generosa di notizie, dettagli e informazioni, pronta a far discutere destra e sinistra. Un Severgnini in gran forma, che non rinuncia alla consueta ironia su se stesso e gli altri, ma deciso a farci riflettere sulle nostre scelte e sul cammino che tracciamo per i nostri figli.

Editore: Rizzoli (27 ottobre 2010)


NB

A me interessava soprattutto "leggere" la pancia degli italiani attraverso questo libro. Forse ad oggi quello che lo ha saputo fare meglio, è stato proprio Berlusconi, che Renzi abbia imparato la lezione?

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