Se si legge il post "L'Italia senza inconscio. E senza desideri"
(http://schoolblack2.blogspot.it/2014/01/litalia-senza-inconscio-e-senza-desideri.html) mi si potrebbe obiettare che inizialmente avevo presentato questo blog come "apolitico". In effetti l'ho corretto, e ora si legge che "questo blog è laico, libero e apartitico" infatti è più preciso dire "apartitico". Non credo si possa fare a meno della politica. Politica nel senso più ampio della parola:
vedi definizione di POLITICA nel Dizionario on-line del
Corriere della Sera
politica[po-lì-ti-ca] s.f. (pl. -che)
1 Arte, scienza del governo e dell'amministrazione dello
Stato; estens. modo in cui un governo affronta temi e problemi politici
specifici: la p. balcanica della Russia
2 Insieme di decisioni e provvedimenti con cui i governanti
amministrano lo Stato nei vari settori e secondo diverse prospettive
ideologiche: p. liberista, finanziaria, scolastica; estens. attività esercitata
in qualunque campo pubblico in vista del raggiungimento di determinati fini: p.
urbanistica, p. dei prezzi, fiscale|| p. interna, attività del governo
esercitata entro i confini dello stato | p. estera, governo delle relazioni di
uno stato con gli altri soggetti del diritto internazionale | p. comunitarie,
quelle relative alla Comunità Europea
3 Attività di chi partecipa attivamente alla vita pubblica:
darsi alla p.; ritirarsi dalla p. || p. militante, impegno attivo in partiti
politici, organizzazioni sindacali ecc.
4 fig. Accortezza, cautela, diplomazia nell'agire o nel
parlare: usare un po' di p.; tattica di comportamento: se vuoi raggiungere il
tuo obiettivo devi cambiare p.
5 (solo pl.) Elezioni p.: quest'anno ci sono le p.
• sec. XIII
Invece credo che il problema dell'Italia oggi è il
"partitismo"
vedi definizione di PARTITISMO nel Dizionario on-line del
Corriere della Sera
partitismo[par-ti-tì-smo] s.m.
• Indirizzo politico che attribuisce ai partiti una funzione
fondamentale nella vita politica; in senso spreg., tendenza alla prevaricazione
dei partiti sulle istituzioni
• a. 1934
A proposito della
necessità della Politica vorrei segnalare un libro "divulgativo" di
Piero Angela (questa volta si occupa di politica, ma da bravo divulgatore, lo
fa altrettanto bene che se parlasse di natura e scienza)
Il libro
“Oggi c‟è un forte risentimento contro la classe politica
per i suoi troppi privilegi, per il malcostume diffuso, per i costi,
l‟arroganza, l‟inefficienza, la corruzione. Ma in realtà esiste una questione
molto più profonda, che questo libro intende affrontare, e che riguarda il
ruolo stesso della politica nella società.
È radicata l‟idea che sia la politica a determinare il
benessere di un paese. E che, cambiando maggioranza, o cambiando leader, si
possano ottenere cose che in realtà non dipendono dalla politica. E che non
dipendono neppure dalla capacità di lottare per ottenerle.
Questo non significa che la politica non sia importante,
anzi. Ma soltanto se riesce a stimolare e a far crescere in modo prioritario
quei „software‟, quei motori dello sviluppo che sono i veri produttori di
ricchezza. E anche i veri attrattori di investimenti. Ma è così che funziona la
politica in Italia?”
Andando al di là delle polemiche quotidiane, Piero Angela ci
offre un punto di vista diverso e illuminante per mettere a fuoco il vero
problema del nostro paese. E lo fa con la lucidità, l‟equilibrio e la chiarezza
che lo hanno reso celebre.
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