Per l'articolo della CISL Scuola, vai al link:
Il "ritardo" della visione di questo articolo sul mio blog, non è casuale, da maggio ad oggi è cambiato qualcosa da questa "azzeccatissima" metafora di Scrima? Se è cambiato qualcosa non me ne sono accorto e non mi si venga a dire che sono troppo ansioso!
Si è
sentito e si continua a sentire di tutto sulle riforme scolastiche: dalle 36
ore senza aumento dello stipendio (ma di
che stiamo parlando?) alle immissioni in ruolo 2014 e di come il MEF (Ministero
dell’Economia e delle Finanze) vuole coprire solo turnover, oppure tagliare ai
docenti di ruolo (http://www.orizzontescuola.it/node/43064 ), l'UE chiede stabilizzazione precari storici.
MIUR prepara 7mila immissioni in ruolo da GaE su 170mila iscritti (ci si può
credere? O meglio, sarà possibile in Italia?), e poi ancora avvocato UE: precari vanno assunti. l'Italia
rischia multa di 4mld. ANIEF: subito 100mila immissioni, FLCGIL: non ci sono
alibi (http://www.orizzontescuola.it/node/42958) , questo solo per citare qualcosina presa a caso e chi più ne ha più ne
metta, “ovviamente” poi detto tutto
questo il pacchetto scuola "slitta in autunno". Faraone: dialogo
fuori "dai circoli degli addetti ai lavori" (http://www.orizzontescuola.it/node/43136). Questi provvedimenti saranno anche necessari
e inevitabili, ma la vera “ristrutturazione” della scuola, anzi la “riforma”
(questo termine forse ci piace di più perché ci è più familiare) è ben altra
cosa. Una vera riforma scolastica deve passare inevitabilmente attraverso la
via “culturale” (con i suoi tempi fisiologici) e che sa guardare anche
indietro, con la riscoperta dei valori e dell’anima (termine osceno per la
Civiltà moderna). Le riforme in nome del “progresso” guardano avanti ma sono
un’altra cosa, non facciamo confusione per favore, sui termini progresso e
sviluppo (il termine sviluppo potrebbe
anche coincidere con il termine
cultura), non mi stancherò mai di sottolinearlo abbastanza, ma anche in questo caso se ne è già parlato molto in passato (con quale risultato?),
per citare un caso, basta rileggere
"Pagine corsare" di Pier Paolo Pasolini su “Sviluppo e progresso” (http://www.pierpaolopasolini.eu/saggistica_sviluppo-progresso.htm). Da tutto questo emerge ancora una volta lo
“scollamento” tra una Politica incartata e confusionaria, che vorrebbe fare le
riforme (adesso e tutte insieme?) per
adeguare il nostro Paese agli “standard Europei” (e per fortuna dico io) e la
realtà nuda e cruda della Scuola italiana. Qualcuno si è chiesto veramente
perché la Scuola non funziona più, a prescindere dagli Edifici scolastici
decadenti, dalle classi pollaio, dallo stipendio e dallo scoramento degli
insegnanti?
Ah! Dimenticavo: "Con la Cultura non si mangia!"
Ah! Dimenticavo: "Con la Cultura non si mangia!"
Stefano Scivola
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