"Non
è l'Italia che deve andarsene dall'Europa, come vorrebbero alcuni partiti, ma
l'Europa che dovrebbe cacciarci a pedate nel sedere. Perché ci mancano gli
standard minimi. Che non sono quelli economici e finanziari, che sono
recuperabili e in parte recuperati, dall'odiatissimo, non a caso, governo
Monti, ma etici, che sono irrimediabili. Non c'è settore della vita pubblica, e
anche privata, che non sia corrotto. Parlamentari, presidenti di Regione,
consiglieri regionali, personale delle abolende Provincie, sindaci, assessori,
consiglieri comunali, Pubblica amministrazione, Guardia di Finanza, dai più
alti ai più bassi livelli, polizia, vigili urbani. Non c'è luogo in cui la
magistratura vada a ficcare il naso dove non salti fuori il marcio. E non ci
sono distinzioni regionali: il Nord, con la sua ex 'capitale morale', Milano,
vale il Centro e il Sud. Ci si potrebbe divertire come si fa nel gioco 'fiori e
frutta', a stendere la carta geografica della Penisola e, a occhi chiusi,
puntare il dito a caso. A meno che non si capiti su qualche cima delle Alpi o
su qualche cucuzzolo degli Appennini, non c'è città, cittadino, paese o
paesello, insomma non c'è agglomerato di italiani che sfugga al marciume
generale."
di Massimo Fini
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