lunedì 9 dicembre 2013

Sempre a proposito della solitudine

Ritiratevi in voi, ma prima
preparatevi a ricevervi.
Sarebbe una pazzia
affidarvi a voi stessi,
se non vi sapete governare.
C’è modo di fallire nella
solitudine come nella
compagnia.

M.E. DE MONTAIGNE




La solitudine, come occasione privilegiata per addentrarsi nel proprio interiore, è sempre stata una costante nella storia dell’umanità. La sua importanza è ampiamente rimarcata nella cultura greco-romana. Basti qui citare per tutti quanto scrive Marco Aurelio:

Alcuni vanno alla ricerca di luoghi in cui ritirarsi, in campagna al mare o sui monti, e anche tu hai l’abitudine di desiderare ardentemente tutto questo. Però è quanto mai sciocco, dato che puoi, in qualunque momento tu lo voglia, ritirarti in te stesso. Perché in nessun luogo più tranquillo e calmo della propria  anima ci si può ritirare. […] Concediti quindi costantemente questo ritiro e in esso rinnovati (161-175, p 59).

Nei primi secoli dell’era cristiana la ricerca della solitudine viene vista come strada ideale per sfuggire all’orrore del mondo. Per questo si lascia la città e si va per regioni solitarie. Nel III e IV secolo è il deserto ad essere considerato come il luogo privilegiato della salvezza sia terrena che celeste. In condizioni di vita pressoché inumane sono numerosi coloro che, attraverso il silenzio del cuore e della mente, mirano ad acquisire una disponibilità totale dello spirito.
Nell’epoca medioevale la ricerca della solitudine si accentua. Ne è una valida testimonianza il fiorire dei monasteri e degli eremi sui cui frontali, come abbiamo accennato, spesso spicca il motto: Beata solitudo, sola beatitudo! Essi sono additati come luoghi ideali per la scoperta e il rafforzamento di sé. E lì, nel ritiro dal mondo, s’intensifica l’elogio della vita solitaria. La cella, che il monaco doveva custodire con amore, diventa una solitudine nella solitudine.


Estrapolato da “Dentro la solitudine” di Vittorio Luigi Castellazzi




Eremo Madonna del Cauto presso Zompo lo Schioppo


Castello di Balsorano


Orvieto - Abbazia dei Santi Severo e Martirio




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