Meno di niente. Hegel e l'ombra del materialismo dialettico
Slavoj Žižek
Edito da Ponte delle Grazie, collana Saggi
"In questa sua opera, summa del suo pensiero filosofico,
Zizek sostiene che non solo occorre tornare a Hegel, ma che la nostra stessa
epoca è in grado di ripetere e superare persino i suoi trionfi, di rimediare ai
suoi limiti con l'essere più hegeliana dello stesso Hegel. Questo approccio
consente a Zizek non solo di diagnosticare la nostra condizione storica, ma di
affrontare un dialogo critico con i filoni-chiave del pensiero contemporaneo:
Heidegger, Badiou, il realismo speculativo, la fisica quantistica, le scienze
cognitive."
"Ci sono quattro
posizioni principali che, prese assieme, costituiscono il campo
ideologico-filosofico odierno: innanzitutto, le due facce di quello che Badiou
ha appropriamente battezzato “materialismo democratico”: (1) il naturalismo
scientifico (brain sciences, darwinismo…), e (2) lo storicismo discorsivo
(Foucault, decostruzione…); poi, le due facce della reazione spiritualistica a
questa forma di materialismo: (3) il “buddhismo occidentale” New Age, e (4) il
pensiero della finitudine trascendentale (che culmina in Heidegger). Queste
quattro posizioni formano una sorta di quadrato di Greimas (Il quadrato
semiotico è un metodo di classificazione dei concetti pertinenti ad una data
opposizione di concetti quali maschile-femminili, bello-brutto, ecc. e di classificazione
dell'ontologia pertinente. È stato introdotto dal linguista e studioso di
semiotica lituano Algirdas Julien Greimas, derivato dal quadrato logico di
Aristotele.) lungo i due assi di pensiero astorico contro pensiero storico e di
materialismo contro spiritualismo. La tesi del presente libro è duplice: (1)
c’è una dimensione che manca in tutte e quattro le posizioni, quella di un
divario/frattura pre-trascendentale cui Freud dà il nome di pulsione; (2)
questa dimensione indica il nucleo stesso della soggettività moderna."
Estrapolato dal libro
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